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Ieri è stato reso pubblico che gli studenti della AGH (Università della Scienza e della Tecnologia) di Cracovia condurranno alcuni esperimenti riguardanti il recupero dei rifiuti cosmici dall’orbita terrestre, elaborando un algoritmo per analizzare il modo in cui tali oggetti si spostano. Il progetto Black Spheres sarà realizzato dagli studenti all’interno del concorso, vinto da loro, intitolato “Drop Your Thesis!” ed organizzato dall’Agenzia Spaziale Europea. L’esperimento verrà condotto nella torre a caduta dell’Università di Brema da Michał Błażejczyk, Kamil Switek, Kacper Synowiec e Kamil Maraj. Il problema dei rifiuti cosmici è sempre più grave dato l’aumento della quantità di oggetti lanciati verso l’orbita terrestre, i quali rischiano di scontrarsi con i satelliti in funzione; il risultato di tali collisioni è una nuvola di migliaia di nuovi rifiuti cosmici che a loro volta incrementano l’eventualità di ulteriori scontri. Il recupero dei rifiuti spaziali è una sfida a causa delle esigue dimensioni degli oggetti, la loro alta velocità ed ampia diffusione: il metodo più efficace è di afferrare l’oggetto per mezzo di un braccio meccanico e ripararlo. Il progetto degli studenti della AGH (che dall’anno scorso è denominata Università Spaziale Europea) si concentra sull’osservazione del satellite danneggiato e sulla previsione automatica della sua posizione e direzione, per determinare il metodo di predizione del movimento in microgravità.