Descrizione
Myszki z Nowego Światu (it: I topolini di Nowy Swiat)
di Alberto Rizzi
(disponibile nella sola edizione polacca)
Le memorie di un diplomatico italiano negli anni cruciali in cui la Polonia si avviava a riconquistare la sua indipendenza politica. Potremmo definire cosi “I topolini di Nowy Swiat”, interessante libro scritto da Alberto Rizzi, storico dell’arte veneziano, che attraverso tanti aneddoti curiosi e spesso divertenti ci regala un’immagine vivida della vita in Polonia tra il 1981 e il 1987, quando Rizzi ricopriva a Varsavia la carica di attaché culturale dell’Ambasciata Italiana.
Un libro che racconta le atmosfere della Polonia di Jaruzelski in cui nonostante scontri politici, ristrettezze e privazioni i polacchi non rinunciavano a ritagliarsi liberatori segreti momenti di svago. Ne emerge la descrizione di un clima sociale che sembra lontano anni luce dalla Varsavia rampante e cosmopolita di oggi, ma proprio per questo il libro è affascinante perché trasmette il punto di vista di un italiano che il destino ha portato nella capitale polacca in una fase storico-politica decisiva per la Polonia e per l’Europa.
Piacevole lo stile del racconto, infarcito di bizzarri episodi di vita quotidiana in cui Rizzi si destreggia parlando una sorta di esperanto slavo. Elegante l’ironia con cui Rizzi riporta la condizione di persona sottoposta a costante controllo da parte della polizia, dopotutto era un diplomatico straniero di un Paese “oltrecortina”, come si soleva dire a quel tempo. Alcuni documenti dell’allora Ministero degli Interni polacco relativi al controllo della vita di Rizzi sono allegati al libro. Tra le molte curiosità che regala la pubblicazione anche il momento in cui si iniziò a ipotizzare la creazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia!
Alberto Rizzi nel 2006 per il volume “Canaletto w Warszawie” ha ricevuto dagli enti culturali varsaviani l’attestato di miglior libro dell’anno sulla capitale polacca.