Tangentopoli vent’anni dopo, enigmi e misteri d’Italia

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 Il prossimo autunno SKY, in coproduzione con La7, lancerà sugli schermi italiani la fiction “1992”, da un’idea del regista Accorsi. Dieci episodi dedicati a Tangentopoli ovvero, per chi fosse troppo giovane per ricordare, quella serie di processi che stravolsero la storia italiana portando finalmente alla luce i rapporti, inquinati da intrallazzi e spartizioni, tra politica e imprenditori. Tangentopoli portò alla fine della Prima Repubblica simboleggiata dalla sparizione di molti dei partiti politici che furono protagonisti per circa quarant’anni, Democrazia Cristiana in primis. La serie “1992” partirà proprio da lì, dalla scena del bagno di Chiesa, per ricostruire tra finzione spettacolare e realtà giornalistica la maxi-inchiesta che fu denominata Mani pulite. «Un punto di vista inedito e appassionante su uno dei momenti decisivi della storia del nostro Paese, il 1992, l’anno che ha cambiato l’Italia» promette Sky Cinema. L’idea è di bissare il successo delle due serie nate dal film di Michele Placido Romanzo criminale, con lo sguardo rivolto principalmente al pubblico giovanile: quello che diserta ormai le tivù generaliste, insofferente a tante fiction rassicuranti e spesso agiografiche.

E il riaccendersi della luce della ribalta su quel convulso periodo italiano ci spinge a proporvi questo articolo di Lino Bortolini dedicato ad alcuni dei protagonisti di quegli anni: Raul Gardini e Gabriele Cagliari.

Una pagina dimenticata dell’oscuro passato italiano: Raul Gardini e Gabriele Cagliari

 

Lino Bortolini

 

Il fatto di cronaca che Raul Gardini, re della soia, e Gabriele Cagliari presidente dell’Eni,

si siano suicidati a distanza di poche ore l’uno dall’altro dopo aver entrambi raggiunto  notorietà “mondiale” e scalato i vertici “apparenti” del potere non fa storia.

La storia infatti non si fa con gli scoop giornalistici infiorati di illazioni fantasiose, magari costruite ad arte sulla base di una cronaca quotidiana protesa sempre a dare importanza o significato a dettagli che posson creare subito emozione, ma in realtà sono destinati a cadere presto nell’incredibile.

A proposito del suicidio di Raul Gardini si racconta come un fatto inspiegabile che la pistola avesse sparato due colpi quando il primo era già stato fatale e che la stessa pistola fosse stata rinvenuta dall’altra parte del letto cioè abbastanza lontana dal cadavere. La circostanza è ben spiegabile.

Personalmente ho potuto verificare un fatto simile: chiamato d’urgenza al capezzale di un mio dipendente che si era suicidato con la pistola di ordinanza stando sdraiato nel letto come Gardini, ero rimasto anche io colpito, in un primo momento, dal fatto che la pistola avesse sparato due colpi e che uno fosse finite sul soffitto della camera. Il contraccolpo al primo sparo, fatale alla testa, fa scattare l’avanbraccio che teneva la pistola verso l’esterno e quel movimento, nella sua ricaduta, con un dito ancora sul grilletto fa partire un altro colpo e questo a sua volta può spostare l’arma allontanandola dal suicida.

A proposito invece del suicidio di Gabriele Cagliari si è detto che la busta di plastica legata con spago attorno al collo, con la quale si è suicidato, fosse ancora gonfia d’aria dopo la sua morte il che sarebbe incompatibile con il fatto che una persona prima di morire soffocata in quel modo avrebbe dovuto aver esaurito tutta l’aria del sacchetto!

Altre circostanze definite dai cronisti “poco chiare” hanno alimentato la cronaca dei due casi, ma, come ripeto, per me non fanno storia. Infatti la Storia  sta altrove e nasce, come sempre, da lontano.

Rileggendo alcune pagine di Marco Saba su “L’ultima missione –G71 e le verità negate” di Antonino Arconte 2001, si viene a sapere che nel 1986 viene inviato dall’Italia all’America un agente della Stay-Behind (rete clandestina italo-americana per la lotta al comunismo) per proteggere i silos di soia e granaglie di Gardini, posti sulle sponde del Mississipi, da possibili attentati. Questo fa capire che Raul Gardini era una persona appartenente egli stesso alla S/B che per gli italiani, sia pure maleinformati, significa “Gladio”.

A Gladio facevano capo Servizi Segreti Italiani e Internazionali. In Italia esistono da sempre, come in tutto il mondo, Servizi Segreti, di natura Istituzionale. In tutto il mondo agiscono poi tanti Servizi Segreti Sovranazionali non sempre noti. L’attività preponderante di tutti i servizi segreti riguarda, da sempre, soprattutto gli affari, gli affari di grandi dimensioni. Alla conoscenza della gente comune ed alla faccia di una vantata Democrazia delle Istituzioni, ovunque, tale e quale come all’epoca del nazismo-fascismo-comunismo, è stata (dichiaratamente per motivi di sicurezza) negata qualsiasi informazioni che non sia cronaca. Cronaca spesso alterata ad uso dei partiti al governo, inquinata di ideologie le più sottili e capziose, tanto da diventare più spesso “disinformazione”!

Che cosa c’entra questo concetto con la morte di Gardini e Cagliari? É fondamentale per la Storia di questi ultimi decenni in Italia ed è esemplare di ciò che è stata l’evoluzione cosidetta “globale”. Raul Gradini, il contadino di Ravenna, ha scalato la più alta  casta dell’economia mondiale. Partendo dalle possibilità offertegli dalla famiglia Ferruzzi, con intelligenza e spregiudicatezza moltiplicò contatti ed iniziative. La famiglia Ferruzzi quando Gardini vi entrò a far parte sposando la figlia del capo era proprietaria della principale azienda di produzione di cemento e calcestruzzi in Sicilia all’epoca in cui la scena politica era dominata dalla corrente democristiana di Andreotti. Attraverso una serie infinita di acquisti di terreni ed acquisizioni di partecipazioni azionarie Gardini diventò il re della soia e della chimica italiana. Fu letteralmente bruciato in America con l’accusa di speculazioni irregolari a danno del locale mercato dei produttori agricoli. Fu messo in ginocchio in Italia dai poteri forti delle banche, in particolare da Mediobanca di Cuccia, fino alla resa dei conti finale. Con lo scoppio dello scandalo “Mani Pulite” affiorarono a suo carico tangenti di dimensioni gigantesche da lui pagate a tutti i partiti. La sua testa diventò la testa di un cerino pericoloso nelle mani dei magistrati che intendevano strofinarlo a dovere proprio contro quei partiti che lui aveva deliberatamente assecondato, servito e tante volte pagato perchè di quel mondo lui aveva scelto di far parte senza forse aver capito che qualcuno molto più in alto degli stessi partiti lo stava strumentalizzando e si riservava di distruggerlo non appena fosse cambiato il vento!

Gabriele Cagliari gli era stato contiguo sia nella crescita di una rapida carriera professionale di successo  che nel settore di lavoro. Da impiegato a Presidente dell’Eni, il maggior istituto petrolifero italiano, aveva conosciuto tutti i politici di rango. Era arrivato là su raccomandazione di Bettino Craxsi e aveva dovuto evidentemente accettare compromessi, ma soprattutto come Raul Gardini far arrivare tangenti a tutti i partiti. Per questo, nella stessa indagine di “Mani Pulite” che travolgeva Gardini, fu arrestato e detenuto per mesi. La sua carriera era finita. La sua vita, sia pure precipitata, poteva rientrare nella normalità di una famiglia borghese. Cagliari non correva alcun rischio per se stesso: era invece un rischio per altri.

Questa la sequela di amici o colleghi o contigui in affari, scomparsi senza una motivazione che fosse  stata apertamente dichiarata da loro stessi e invece molto “motivati e giustificati” dal Sistema in cui avevano operato e che non avrebbe potuto sopportare le loro eventuali confessioni:

  • Roberto Boemo                  11 gennaio  1993

  • Sergio Castellani                 25 febbraio 1993

  • Gabriele Cagliari                 20 luglio      1993

  • Vincent W. Foster J.           20 luglio      1993

  • Raul    Gardini                      23 luglio      1993

  • Ludwig von Hackwitz         18 maggio   1995

  • Arconte Alex Langer             3 luglio      1995

La politica sporca, la mafia, la massoneria ed i servizi segreti che fanno servizio per tutti i poteri forti e contro tutti gli eventuali concorrenti sembrano ormai far parte indistruttibile di questo mondo darwiniano in cui per sopravvivere è indispensabile distruggere l’antagonista, è l’evoluzione della specie?

Per quanto attiene all’Italia ed ai sopra citati personaggi, scomparsi o fatti scomparire, bisogna dire che il 18 ottobre 1993 la Procura di Roma, a seguito di denuncia da parte del “Comitato di coordinamento dei servizi segreti italiani”, ha fatto allontanare dagli stessi servizi 300 uomini che facevano parte della cosidetta “Falange Armata” un nucleo che funzionava all’interno dello Stato come Stato-Ombra! Rimangono i partiti “non risanati” , la mafia, la massoneria e i Servizi Segreti!