Andrea Bandirali
Lo scorso 14 giugno il Ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, ha presenziato al Global Forum di Wroclaw, dove insieme al Ministro degli Esteri polacco Rados?aw Sikorski, all’ex Ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer, e al Presidente della RiceHadleyGates, Stephen Hadley ha partecipato al convegno dedicato a “La Strategia Globale Europea: una Prospettiva Transatlantica”. La sua partecipazione all’incontro è stata molto apprezzata ed inoltre è stata una nuova testimonianza del forte rilancio in atto dei rapporti italo-polacchi.
In poche settimane infatti tra Italia e Polonia ci sono stati due incontri importanti, in Polonia sono arrivati prima il Premier Enrico Letta e poi Lei Ministro, è un segnale di un rafforzamento delle strategie tra i due paesi?
“Intanto non è una questione “di mille miglia” nel senso che non è che uno debba guadagnare mille miglia in voli aerei. È importante affermarlo perché”, spiega Emma Bonino “questo vuol dire che ci muoviamo per rafforzare in concreto le relazioni. Rapporti che guardano non solo ai partner storici dell’Italia. Nel caso della Polonia si tratta di rafforzare un legame con un partner più recente. Peraltro, mi diceva proprio l’ambasciatore, che è in discussione la data del vertice bilaterale Italia – Polonia, che sarà agli inizi dell’autunno. Quindi questo vuol dire semplicemente che c’è un’attenzione molto forte ed è un bene, perchè l’Europa non è solamente quella dei padri fondatori ma fortunatamente è diventata anche altro e continuerà ad innovarsi sempre di più. La Polonia è un nuovo membro importante con una grande storia alle spalle e con entusiasmi proeuropei che magari noi abbiamo un po’ perso, è un asset assolutamente fondamentale.”
Lei è sempre stata in prima linea sui temi dell’ambiente, purtroppo quando ci sono momenti di crisi viene penalizzata fortemente sempre l’ecologia, ma forse ci sono dei segnali di controtendenza? Noi, per esempio, qui in Polonia aspettiamo un nuovo Conto Energetico che arriverà e potrà anche dare respiro ad aziende italiane che possono investire in questo settore.
“Credo che l’unico modo serio di affrontare le sfide, a cominciare da quelle ambientali, sia guardare a livello globale ovvero alla più seria delle sfide: l’esplosione demografica a nove miliardi di persone. E questo però è un tabù di cui non vuole discutere nessuno. Perché è evidente che noi non possiamo pensare a nove miliardi di persone, o a due miliardi in più di poveri. Come valori umani dovremmo essere interessati al fatto che i bambini che nascono abbiano per lo meno i diritti di base alla sicurezza alimentare, all’istruzione e quindi al consumo energetico. Poi un aiuto importante può venire dalla tecnologia. Sono una grande sostenitrice dell’innovazione tecnologica e ricordo una volta ad un convegno che un collega arabo mi disse: “sa, quando è finita l’età della pietra non è perché erano finite le pietre. È perché qualcuno aveva inventato la ruota”. E penso che sia esattamente così, una tecnologia attenta alle nostre risorse, che sono limitate, può essere di grandissimo aiuto.”
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