Quanto passato è il trapassato prossimo?

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Una domanda a prima vista strana o forse addirittura buffa ma a pensarci bene ha un suo senso. Alla fine, la lingua polacca sta bene senza un tempo trapassato e quindi non ci è sempre facile usarlo nella lingua straniera. Si sa che la cosa più difficile è usare le strutture grammaticali o le espressioni che non esistono nella nostra lingua madre, non ne troviamo un equivalente e quindi costruendo la frase in quella straniera…non le usiamo proprio. Traduciamo le frasi nella nostra testa pensando in polacco e semplicemente dimentichiamo di poterle usare oppure le trattiamo come una cosa difficile e incomprensibile. Malgrado le apparenze il tempo trapassato prossimo in italiano non è così complicato.

Si crea usando il verbo ausiliare con il participio passato, come tutti i tempi composti. In questo caso il verbo ausiliare lo si coniuga in imperfetto ad esempio:

(lui) aveva fatto – zrobił

(noi) eravamo andati – pojechaliśmy 

Nella traduzione in polacco è la stessa cosa che nel passato prossimo.

Allora quando usarlo?

  1. Uso nelle frasi temporali

È l’uso del trapassato prossimo più spesso trattato nei manuali della lingua italiana. Quando raccontiamo una cosa nel passato ad un certo momento ci rendiamo conto che vogliamo parlare di un fatto che aveva avuto luogo prima degli altri elencati nella stessa frase e ci sta benissimo il trapassato prossimo.

Ad es.: Ho mangiato un panino che aveva preparato mia madre. Zjadłam kanapkę, którą przygotowała moja mama.

oppure: Ho letto un libro che mi aveva regalato la mia amica. Przeczytałam książkę, którą dała mi w prezencie moja przyjaciółka.

In tutti e due casi la seconda parte – aveva preparato mia madre e mi aveva dato la mia amica – dovevano succedere prima. Basterebbe cambiare l’ordine della frase e mettere il modo cronologico per non dover usare il trapassato prossimo. Così avremmo:

Mia madre ha preparato un panino che ho mangiato. Moja mama przygotowała kanapkę, którą zjadłam.

La mia amica mi ha regalato un libro che ho letto. Moja przyjaciółka dała mi w prezencie książkę, którą przeczytałam. Chiaramente si può farlo e facilitare la vita ma la lingua deve essere soprattutto pratica; esprimere quello che uno pensa. Le nostre idee spesso non sono molto ordinate, qualcuno si ricorda di qualcosa e questa struttura aiuta a precisare cosa è successo e quando. Paragoniamo le due frasi:

Quando sono arrivato al cinema il film è cominciato. Kiedy przyjechałem film się zaczął.

Quando sono arrivato il film era cominciato. Kiedy przyjechałem film… appunto come esprimerlo in polacco? film już trwał. Sarà impossibile dirlo in un altro modo: il film durava già. A volte è anche difficile trovare una bella traduzione di questa frase oppure siamo addirittura costretti ad aggiungere una parola che suggerisce che la cosa era successa prima, appunto la parola prima ad esempio.

Quando sono arrivato i genitori erano già partiti. Kiedy przyjechałem rodzice wyjechali…wcześniej??? Non è molto bello. Probabilmente diremmo però: Kiedy przyjechałem rodziców już nie było. Quando sono arrivato i genitori non c’erano più.

A questo punto è necessario sottolineare che l’uso dell’uno o dell’altro non è deciso da chi parla come spesso pensano gli studenti; tipo la cosa è successa prima di un’altra quindi metto il trapassato prossimo. Assolutamente no!!! Se i fatti sono messi in ordine cronologico non fa niente che qualcosa sia successo tanto tempo fa, mi spiego:

Ha lavorato 20 anni in banca e poi ha deciso di cambiare tutto ed ha trovato un nuovo lavoro. Pracował 20 lat w banku a potem zdecydował wszystko zmienić i znalazł nową pracę.

Il fatto che ha lavorato in banca 20 quindi tanti anni fa non cambia niente. La frase sarebbe identica se ci avesse lavorato solo 2 anni fa, a meno che cambiamo sequenza delle cose e diciamo:

Ha deciso di cambiare tutto ed ha trovato un nuovo lavoro dopo che aveva lavorato 20 anni in banca. Zdecydował wszystko zmienić i znalazł nową pracę a przedtem 20 lat pracował w banku.

In quella seconda opzione sarebbe molto più naturale usare il sostantivo dopo il lavoro (po pracy).

Vale la pena di ricordarsi d’usare il trapassato prossimo anche se non esiste nella lingua polacca.

  1. Esprimere l’eccezionalità

In realtà risulta che il trapassato prossimo è più usato in casi in cui si voglia esprimere eccezionalità rispetto all’uso che se ne fa nelle frasi temporali. 

Non avevo mai fatto una cosa del genere!!! Nigdy czegoś takiego nie zrobiłem!!!

Non eravamo mai stati in un posto così bello! Nigdy nie byliśmy w tak pięknym miejscu!

In queste frasi non c’è nessuna sequenza dei fatti né cronologia sbagliata…non ci sono più fatti ma ce n’è uno, una frase sola nella quale grazie all’uso del trapassato prossimo possiamo evidenziare che è una cosa particolare. Una cosa che non ci era mai successa prima.

Non ci avevo mai pensato !!! Kompletnie nigdy bym o tym nie pomyślał/a!!!

E ancora una volta nella lingua polacca per esprimere il senso dobbiamo aggiungere o addirittura tradurre tutto in un modo diverso, con l’uso del condizionale: nie pomyślałabym. (non avrei pensato)

Una curiosità: in alcune regioni il trapassato prossimo viene usato al posto del passato prossimo tipo:

Avevo comprato le scarpe. Kupiłem/am buty.

Le scarpe saranno pure eccezionali ma la frase stessa è una frase semplice dove si dovrebbe mettere il passato prossimo ma si dice così…anche se dobbiamo ricordarci che è una cosa tipica per la lingua regionale.

In ogni caso usiamo il trapassato prossimo non solo perché ci permette di fare una giusta cronologia ma anche per parlare di eccezionalità, una cosa che non possiamo fare nella lingua polacca cambiando solo tempo grammaticale.