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“Un‘unità operativa speciale nel ministero, il lavoro delle rappresentanze diplomatiche e consolari in modalità di emergenza, comunicazioni costanti della situazione negli altri paesi”, è questo il comunicato apparso domenica scorsa su Twitter. Si è espresso anche il Ministro degli Affari esteri polacco, Jacek Czaputowicz: “Lavoriamo in via eccezionale, svolgiamo turni 24 ore su 24, forniamo informazioni ai polacchi che ci chiamano sia dall’estero che dalla Polonia perché vogliono tornare a casa. Senza sosta lavora anche un‘altra commissione creata appositamente per monitorare l‘epidemia in tutto il mondo e cercare delle soluzioni per aiutare i polacchi all’estero.” Il Ministro ha menzionato anche l’iniziativa “Il volo per casa”, cominciata il 15 marzo, per aiutare i polacchi bloccati in un altro paese a ritornare in Polonia mediante l‘organizzazione di specifici i voli charter. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.lotdodomu.com. In questa situazione, gli ambasciatori sono obbligati a consegnare un rapporto giornaliero sulla diffusione del virus negli altri paesi, e soprattutto, sulle misure applicate dai governi di questi paesi. Tutto insomma viene analizzato e paragonato a ciò che si fa in Polonia contro l‘epidemia, per scegliere le misure migliori da adottare. Attualmente in Polonia ci sono 635 casi di persone contagiate dal Coronavirus e 7 sono stati i decessi correlati.