Finalmente è arrivato l’autunno, il momento giusto per parlarvi di uno dei miei cibi preferiti: la zucca! Ammetto di averla scoperta tardi. Per tanti anni mi sono fatta scoraggiare da chi mi diceva che la zucca fosse un ingrediente difficile: faticosa da sbucciare, lunga da cucinare. Per poterla mangiare, dicevano, bisognava prima superare prove di forza e tenacia, roba da casalinghe d’altri tempi.
Ho guardato a questa meraviglia con soggezione fino a quando ho traslocato, e la mia nuova vicina di casa si è rivelata essere una gentile signora il cui orto trabocca di zucche. Che lo volessi o no, lei me le faceva trovare in regalo direttamente sul davanzale della cucina. Così mi sono decisa ad affrontare il temibile ortaggio, e grazie a qualche consiglio pratico della vicina stessa, ho scoperto che non c’è niente di più facile, e di più buono, che cucinare una zucca fresca!
In breve tempo sono diventata un’esperta di ricette a base di zucca, ingrediente che si presta a tantissime varianti, perfette anche per le cuoche un po’ pigre come me.
La zucca è probabilmente l’ortaggio più grande presente in natura. Appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee ed è originaria dell’America Centrale. In Messico sono stati ritrovati dei semi di zucca risalenti a circa il 6.000 a.C. Oggigiorno è consumata in tutte le parti d’Italia, prevalentemente in alcune regioni dove rappresenta l’ingrediente di base di svariate ricette, e per tutto il mese di ottobre le “feste della zucca” animano i paesi di provincia attirando i golosi.
È un cibo buono in tutti i sensi. Piace a chi è attento alla linea, perché nonostante il sapore dolce e la consistenza cremosa, ha pochissime calorie: solo 25 su 100 gr di alimento. Il basso indice glicemico la rende un ottimo alleato sia per chi stia cercando di dimagrire, che per le persone affette da diabete. Oltre ad essere un ingrediente perfetto per la preparazione di torte, creme e dolcetti.
Piace anche a chi è attento alla salute: è molto ricca di minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio, e di vitamine. Altissimo il contenuto di vitamina A, la quale può aiutare l’organismo a contrastare le infezioni. Aiutano a rinforzare il sistema immunitario anche la vitamina C, la vitamina E, il ferro e i folati.
Piace, infine, a chi ama gli ingredienti versatili, semplici, con cui liberare la fantasia in cucina.
Il segreto per rendere più facile la sua preparazione sta tutto nella buccia: non sempre serve toglierla! La zucca può essere tagliata semplicemente a spicchi, e dopo averla privata solo dei semi, infornata direttamente con la sua buccia: venti minuti sono sufficienti a rendere la polpa abbastanza morbida. A questo punto potrà essere sbucciata con facilità, e poi utilizzata per tutte le vostre ricette preferite.
Esistono anche varietà di zucche (ad esempio le Delica o le Mantovane, con la buccia verde scuro intenso, ma anche le Butternut e le Violine) la cui buccia può essere consumata per intero: in cottura diventa morbida e gradevole, e smorza lievemente il gusto dolce della polpa. Ottima la cottura al forno, tagliata a cubi e condita con olio, sale alle erbe, e tanto rosmarino fresco. Oppure lessata e frullata per una zuppa vellutata. Ovviamente, buccia compresa!
Della zucca poi non si butta via nulla, nemmeno i semi. Vanno tolti prima della cottura, dopo aver tagliato l’ortaggio in spicchi, per poi essere essiccati naturalmente al sole, oppure tostati al forno con olio e sale, 180° per 15-20 minuti.
Le mie ricette preferite? La torta salata con zucca cotta al forno, porri saltati in padella e tofu affumicato. Sapori che si abbinano perfettamente, per un piatto unico saziante, goloso, buono anche se consumato freddo, quindi perfetto anche per un pranzo da asporto.
E da buona veneta, una versione alternativa del “saor” abbinato alla zucca, dal risultato agrodolce inaspettato. Il “saor” è un condimento tipico veneziano, tradizionalmente utilizzato per le sarde ma ottimo anche in altre ricette. Va preparato in anticipo, facendo saltare in padella abbondante cipolla, uvetta passita, pinoli, aceto balsamico. Si ricopre poi la zucca, cruda, privata della buccia e tagliata a fette sottili, e si lascia a marinare per una giornata.
Una curiosità: la zucca è considerata anche il simbolo di Halloween (da All Hallows’ Eve, vigilia di Ognissanti), festa che trova le sue origini nella celebrazione di Samhain, la fine dell’estate. Secondo il calendario celtico, datato prima del cristianesimo, il 31 ottobre decretava la fine dei raccolti e l’inizio di un nuovo anno. La notte di Samhain si credeva che gli spiriti dei defunti potessero congiungersi con il mondo dei vivi e vagare indisturbati sulla terra. Da qui la tradizione di intagliare gli ortaggi, all’interno dei quali mettere delle luci per spaventare le anime diaboliche.
Ad essere utilizzate a questo scopo, però, in origine erano soprattutto le rape. Fu solo in seguito all’esportazione della festa in America, come conseguenza della grande emigrazione di fine ‘800, che si iniziò a diffondere l’uso della zucca, ortaggio evidentemente molto più diffuso nel territorio.