Si è svolta il 21 febbraio all’Hotel Marriot nella capitale polacca la 3^ edizione della Borsa Vini organizzata dall’Ufficio ICE di Varsavia, evento a cui hanno partecipato 30 imprese provenienti da Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia. “L’Italia si conferma primo fornitore di vini della Polonia, con una quota di mercato che, secondo i dati dell’Istituto di statistica polacco (GUS), ha raggiunto il 22% nel 2018, per un valore di circa 65 milioni di euro. Continuiamo quindi a guadagnare quote di mercato e l’Italia”, spiega Antonino Mafodda, “non solo difende la sua posizione ma la migliora e aumenta la distanza dal secondo maggior fornitore di vini in Polonia ovvero gli Stati Uniti, molto forti grazie alla vendita di vino sfuso californiano poi imbottigliato in Polonia.”
Un successo italiano che passa soprattutto attraverso la distribuzione Horeca? “Il mercato polacco non è facile, è frammentato in una miriade di piccoli operatori. Ed il fatto che il nostro Paese ottenga il primo posto distribuendo soprattutto attraverso il canale Horeca conferma la bontà del nostro prodotto.” In Polonia i vini italiani noti sono sempre quelli delle 3 P? Ovvero Prosecco, Pinot e Primitivo? “Sostanzialmente sì”, conferma Mafodda “ma si nota una significativa ricerca di nuovi vini. Noi come ICE lavoriamo molto sotto l’aspetto dell’educare e anche in questa Borsa Vini abbiamo organizzato due Masterclass dedicate ad importatori e giornalisti del settore.”