I dolci di carnevale in Polonia

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Il Carnevale è una festa comune a numerosi paesi di tradizione cattolica, ma ovunque si festeggi non mancano peculiarità locali e la Polonia non è da meno. Tradizionalmente il periodo del Carnevale inizia all’indomani del Capodanno e termina con il periodo denominato ostatki, ossia gli ultimi giorni che vanno dal Giovedì Grasso (Tlusty Czwartek) al Mercoledì delle Ceneri (Środa popielcowa).

Tra i cibi che contraddistinguono il periodo carnevalesco in Polonia ce ne sono alcuni che ricordano la tradizione italiana. La preparazione di questi cibi, innanzitutto dolci, si concentra soprattutto dal Giovedì al Martedì Grasso (Tlusty Wtorek). Sono dolci appetitosi e immancabilmente fritti, con i quali chiudere con il botto la sregolatezza carnevalesca, prima dell’inizio della Quaresima e del digiuno.

PĄCZKI

Si tratta in assoluto del dolce più popolare di questo periodo. Sono simili a dei bomboloni glassati e nella loro versione più classica sono ripieni di marmellata di rose. Non mancano comunque soluzioni meno tradizionali, dal cioccolato, alla crema, ecc. I pączki affondano le loro radici nella tradizione pagana e in origine non erano dolci, bensì salati (secondo alcuni la loro versione dolce sarebbe un prestito dalla cucina araba). E’ tradizione che se ne mangi uno almeno il Giovedì Grasso. Per la precisione si dice che lo si debba mangiare per assicurarsi un futuro felice, ed è un “sacrificio” a cui raramente ci si sottrae.

KASZTANKI

Non sono l’equivalente polacco delle italiane castagnole o zeppole, hanno quindi un impasto simie a quello dei pączki, sono fritte anch’esse, ma non contengono un ripieno e sono d’altronde più piccole.

FAWORKI

Ricordano quelle che in Italia assumono in nome di chiacchiere o anche frappe, ma con una piccola differenza: nei faworki manca il liquore all’anice, sostituito da alcol puro o aceto. Hanno solitamente il bordo ondulato e una forma che ricorda un piccolo fiocco.

RÓŻE KARNAWAŁOWE

Differiscono dai faworki per la loro forma ma usano lo stesso impasto. Il loro nome è dovuto al modo in cui sono tagliati e sovrapposti per ricordare una rosa. Spesso in cima si aggiunge un cucchiaio di marmellata a imitazione del colore del fiore.