In occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’indipendenza della Polonia, lo scorso 3 novembre Chivasso e Ivrea hanno ospitato una serie di celebrazioni e manifestazioni in onore dei 22 mila soldati polacchi accolti presso la tenuta della Mandria di Chivasso da dicembre 1918 fino a giugno 1919. Qui fu infatti allestito un campo di addestramento militare, dove i soldati polacchi, ex prigionieri di guerra giunti in Italia con l’armata austro-ungarica, si prepararono prima di essere arruolati nell’Armata Polacca che andava formandosi in Francia, sotto il comando del generale Jòzef Haller. Alla Mandria ricevettero aiuto e conforto e la maggior parte di loro si riorganizzò e fece ritorno in patria, dove combatté per l’indipendenza. I più provati tuttavia morirono in Italia e giacciono ancora oggi nel cimitero della Mandria e del capoluogo, accanto ai morti italiani. Negli anni la città ha curato le tombe dei soldati e ogni anno l’anniversario viene ricordato con l’incontro fra il sindaco e una delegazione polacca.
Quest’anno, in occasione del centenario dell’indipendenza della Polonia, è stata svelata una nuova lapide, un piccolo segno per mantenere vivo il ricordo di questo episodio della storia locale. “Questa lapide – ha detto il sindaco Claudio Castello – vuole lasciare ancora una volta una traccia fisica e visibile, affinché le nuove generazioni possano conservare il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita in nome di una guerra ed un monito per la ricerca, sempre e comunque, della pace”. Successivamente al disvelamento della lapide è stata posata una corona e c’è stato il saluto delle autorità polacche e italiane. La commemorazione è proseguita al cimitero della frazione e poi a quello di Chivasso con la deposizione di fiori sulle tombe dei soldati polacchi. Una corona è stata deposta anche in piazza Dalla Chiesa presso la lapide che commemora i caduti polacchi ed è stato eseguito l’inno nazionale dei due paesi. Nei locali dell’ex biblioteca è stata invece inaugurata una mostra dal titolo “Da prigionieri a uomini liberi. L’ARMATA POLACCA IN ITALIA 1918 – 1919”. Nel pomeriggio l’evento si è spostato al cimitero di Ivrea per un’ulteriore deposizione di fiori.