Nel 1971 l’UNESCO ha lanciato il programma per l’uomo e la biosfera (MAB), che mira a promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente. All’interno del programma è stata istituita una rete internazionale di riserve della biosfera in cui rientrano anche alcuni siti polacchi:
Białowieża; entrata nella lista delle riserve UNESCO nel 1976, Białowieża è una foresta che ospita il maggior numero di esemplari di bisonte europeo, una specie in passato cacciata un po’ ovunque sul continente, fin quasi alla sua estinzione. Białowieża è anche l’unica foresta primordiale europea sopravvissuta al disboscamento da parte dell’uomo. E’ un luogo eccezionale al confine tra Polonia e Bielorussia e rientra anche in un’altra lista UNESCO, quella dei patrimoni dell’umanità.
Babia Góra; la riserva della biosfera di Babia Góra si estende lungo i pendii delle cime più alte dei monti Beskidy. Le sue foreste contengono grandi mammiferi, soprattutto linci e orsi, e le pareti montuose sono ricoperte da settanta specie di flora alpina.
Lago di Łuknajno; riserva dal 1976 come le precedenti, il lago è un importantissimo rifugio per molte specie di uccelli, tra i maggiori in Europa. Tra le specie più numerose che lo frequentano c’è il cigno reale. Ogni anno tantissimi volatili (fino a 2 mila) raggiungono Łuknajno per compiere la loro muda, il cambiamento annuale delle penne.
Parco Slovinzio; il Parco Slovinzio è noto per le sue dune di sabbia proteiformi e i laghi d’acqua dolce che sono periodicamente inondati dalle acque salate del Baltico.
Carpazi Orientali; entrata nella lista delle riserve della biosfera UNESCO nel 1992, la riserva dei Carpazi Orientali è transfrontaliera. Si estende infatti tra Polonia, Ucraina e Slovacchia. Incorpora tre parchi nazionali ricchi di pascoli e rare specie animali come il colubro di Esculapio, il serpente europeo di maggiori dimensioni (può raggiungere i 2 m, anche se di rado).
Monti dei Giganti; la catena dei Karkonosze, chiamati anche Monti dei Giganti dal loro nome tedesco (Riesengebirge) è situata al confine tra Polonia e Cechia, nella parte più alta dei monti Sudeti. Il singolare microclima di quest’area reca elementi tipici di formazioni postglaciali.
Tatra; i monti Tatra sono i più alti di tutta la Polonia e recano un paesaggio tipicamente alpino. Ai piedi della riserva si trova Podhale, regione abitata dai cosiddetti górale, i montanari polacchi legati alle loro tradizioni ancestrali. La loro distintiva cultura è stata riconosciuta dall’UNESCO.
Kampinos; la foresta di Kampinos è l’unica ampia area boscosa ad essere situata molto vicino a una grande città, in questo caso Varsavia. E’ celebre per le sue dune di sabbia interne, rarissime in Europa, e per le ampie zone paludose. Fu teatro di una sanguinosa battaglia all’inizio della seconda guerra mondiale, durante l’invasione nazista della Polonia.
Polesia Occidentale; la riserva abbonda di paludi, acquitrini e torbe. E’ un’area isolata, nella quale il segno del passaggio dell’uomo è minimo. La regione contiene molte rare specie animali come la testuggine palustre.
Tuchola; nominata riserva della biosfera UNESCO nel 2010, la foresta di Tuchola attraversa aree di vegetazione densa e secca e altre più umide. La riserva, unica per la complessità delle sue forme naturali, ospita specie vulnerabili di piante e animali.