Non solo pistacchi, l’importanza della frutta secca oleosa

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Non solo pistacchi, ma anche noci, nocciole, mandorle, arachidi, pinoli, anacardi. Nella nostra alimentazione quotidiana dovrebbe essere presente una porzione di frutta secca oleosa, alimento fondamentale per combattere le cosiddette “malattie del benessere” quali diabete, ipercolesterolemia, obesità.

Partiamo dall’acquisto: come sceglierla? Sgusciata, tritata, tostata… Senza dubbio si presenta in confezioni molto golose, ma attenzione: anche se si trova in contenitori sigillati, per essere messa in commercio richiede l’aggiunta di sale e antiossidanti artificiali, necessari per evitare l’irrancidimento dei grassi e prolungare i tempi di conservazione. Meglio quindi preferire sempre quella ancora con il guscio.

Ricca di proprietà benefiche ma ahimè, anche di calorie, la frutta oleosa dev’essere consumata in sostituzione (e non in aggiunta!) ad altre fonti lipidiche meno salutari (come i grassi animali). In particolare bisogna cambiare l’abitudine di mangiucchiarla al termine del pasto. Meglio invece aggiungerla al nostro piatto principale: nello yogurt per colazione, nell’insalata, oppure macinata e ridotta in crema per condire la pasta oppure per accompagnare carne e pesce.

Una porzione ragionevole non dovrebbe comunque superare i 50 gr al giorno (una manciata circa).

Ma perché la frutta oleosa è così importante nella nostra alimentazione? Innanzitutto i grassi si presentano sotto forma di acidi grassi insaturi e polinsaturi (i famosi Omega-3 e Omega-6), i quali contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.

Molto importante è anche il contenuto proteico, intorno al 13% per noci e nocciole, fino al 30% per arachidi e pinoli. Percentuale molto alta se si considera l’assenza di controindicazioni, rispetto alle proteine animali. Ancora, è molto ricca anche di Vitamina B ed E, di cui sono note le proprietà antiossidanti, e di sali minerali.

Tornando ai nostri pistacchi, fra i vari tipi di frutta oleosa, sono in testa per il contenuto di ferro (7,3 mg ogni 100 di alimento), di calcio (131 mg), di fosforo (500 mg) e di potassio (972 mg). Ottima scelta!