La musica è condivisione di emozioni ma con la musica si può anche cambiare il mondo. Ne è convinta Jadwiga Niebelska che ci racconta come ha realizzato il suo sogno: diventare cantante d’opera.
Qual è il percorso per diventare cantante d’opera?
È una strada lunga, ci vogliono almeno una decina d’anni. Generalmente si fanno 3-4 anni di studi già al liceo e poi 5 anni d’università.
Quali lezioni si frequentano presso il dipartimento di canto?
Il programma è abbastanza equilibrato. Nel corso di laurea ci sono molte discipline umanistiche come filosofia o storia dell’arte. Si studiano anche le lingue straniere e si fanno attività pratiche, oltre alle lezioni di canto, abbiamo pianoforte obbligatorio, recitazione, danza e movimento scenico e lezioni di canto in coro.
Che lingue straniere studiate?
Quando ho frequentato a Danzica c’erano solo lingue obbligatorie: italiano, russo e tedesco. A Varsavia è possibile scegliere la lingua, ma l’italiano è sempre obbligatorio!
La lingua italiana è molto importante nella professione di un cantante?
La verità è che un buon cantante dovrebbe essere un poliglotta. Deve conoscere almeno alcune lingue a livello primario: italiano, tedesco, inglese, russo, e, poi la fonetica spagnola. L’italiano è da sempre il linguaggio internazionale della musica, nonostante il fatto che a livello comunicativo sia stato sostituito dall’inglese, è tuttora importante nelle marcature e dinamiche musicali.
Condividi il parere di Artur Ruciński che l’italiano è la più bella lingua da cantare?
Sì, sono d’accordo. L’italiano è la lingua più comoda per cantare, soprattutto per i polacchi. Non ha suoni difficili per un polacco.
Hai mai lavorato con italiani?
Purtroppo, non ho preso parte a progetti nel Bel Paese, ma ho avuto diversi contatti con italiani. Sono persone molto aperte e in fondo un po’ simili a noi polacchi. Abbiamo il medesimo calore umano così come il desiderio di aiutare e di partecipare.
Quali sono i tuoi compositori preferiti e i ruoli che sogni interpretare?
Mi piacciono un sacco di tendenze musicali d’opera, tra queste il barocco. Adoro compositori come Händel o Monteverdi. Vicino al mio cuore è anche Verdi. Il ruolo che sogno, per il quale sono ancora troppo giovane, è Azucena ne ”Il Trovatore” di Verdi. Il mio ultimo compositore preferito è Britten, ho avuto l’opportunità di partecipare a due delle sue opere: “Lo stupro di Lucrezia” e “Sogno di una notte di mezza estate.”
Ci parli del vostro progetto “Messia”?
“Messia” è stato un concerto-appuntamento natalizio, con quattro solisti: Aleksandra Klimczak, Andrzej Marusiak, Tomasz Raff e la sottoscritta. Abbiamo lavorato con il complesso “Gradus ad Parnassum’’ che suona musica antica. Brani della Sacra Scrittura sono stati letti dall’attore Adam Fidusiewicz. L’obiettivo del nostro progetto era stimolare il pubblico a fare una pausa di riflessione nel periodo natalizio e magari spingere le persone a farsi gli auguri di persona partecipando con gli amici ad un concerto invece che limitarsi ad inviare il solito formale e virtuale messaggio d’auguri.
Non è la prima volta che organizzate qualcosa di speciale, sentite d’avere una missione?
Siamo una sorta di artisti bohémien, ci conosciamo dai tempi degli studi. Organizziamo concerti non tanto per mostrare il nostro talento, ma più per evidenziare un tema importante, una ricorrenza o anche per contribuire a risolvere un problema sociale. Vogliamo rimuovere la distanza tra l’artista e il pubblico che dev’essere co-protagonista insieme a noi. L’obiettivo naturalmente è quello di promuovere la musica e il suo messaggio ideale di cambiamento. Inoltre a livello personale tengo corsi estivi con l’Associazione di Artisti “Euforis’’, insieme a Eliza Szulińska. Se siete curiosi potete visitare il sito dell’Associazione: www.euforis.pl.
Ci sono persone che hanno svolto un ruolo importante nella tua formazione?
Devo molto alla professoressa Jolanta Janucik che tiene anche corsi di canto in Italia. Oltre alle questioni tecniche, mi ha aiutato a trovare la maturità delle scelte autonome professionali. Vorrei anche menzionare la giovane direttrice, straordinariamente professionale, del Teatr Wielki, Marta Kluczyńska, con la quale ho lavorato quando ero ancora studentessa. La ammiro per la sua capacità di percezione della musica e per come sa comunicare agli artisti la sua visione.
Quali consigli daresti a chi volesse iniziare a cantare?
Innanzi tutto: cantate! La musica aiuta in tutto, fa bene ai sensi, sviluppa il cervello, le abilità, spiritualizza, offre un orizzonte più ampio, agevola i contatti. Ricordatevi di cantare principalmente per voi stessi, se ne sarete in grado sarà poi bello anche per gli altri ascoltarvi. E non dimenticate mai di cantare con amore per l’arte e per il prossimo.
Siti web:
Sito web di Jawiga Niebelska: http://jadwiganiebelska.com/
Progetto ,, Messia ‘’: http://mesjasz2014.pl/
Società degli Artisti ,,Euforis’’: www.euforis.pl