Mafodda: si chiude un 2017 di grande successo commerciale tra Italia e Polonia

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Antonino Mafodda, direttore dell’ufficio ICE-Italian Trade Agency di Varsavia, fa il punto sui rapporti commerciali tra Italia e Polonia a partire dai dati sull’interscambio.

“Anche nel 2017 l’interscambio Italia-Polonia si è mantenuto a livelli molto alti, per un valore (nei primi dieci mesi dell’anno) di 17 miliardi di euro, di cui 8,6 miliardi di nostre esportazioni e 8,3 miliardi di importazioni dalla Polonia. Sulla base di questo andamento non è difficile pronosticare un interscambio, per l’intero anno, di circa 20 miliardi di euro. Ciò vuol dire che sicuramente la Polonia confermerà la sua posizione di 8° partner commerciale dell’Italia su scala mondiale. L’Italia si conferma il 4° fornitore della Polonia, dopo Germania, Cina e Russia ed il 5° cliente, alle spalle di Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca e Francia. L’interscambio è caratterizzato nei due sensi dalla netta prevalenza di beni capitali, grazie al grande numero di aziende italiane esistenti in Polonia ed operanti principalmente nel settore automotive, meccanico e chimico. Le principali voci delle nostre esportazioni sono quelle relative a macchinari e apparecchiature, articoli metallici, autoveicoli, chimica-farmaceutica, abbigliamento ed agroalimentare. Nei primi 10 mesi del 2017 sono cresciute le nostre esportazioni relative a chimica, farmaceutica, metallurgia, articoli di gomma e plastica. Verso l’Italia la Polonia esporta prevalentemente autoveicoli, macchinari e apparecchiature, agroalimentare (carni, latte, produzioni casearie) e elettrotecnica”.

Quali sono le prospettive dell’economia polacca?

“L’economia “reale” continua a crescere sulla base dell’interesse degli investitori stranieri, dei consumi interni, oltre che per il traino del settore delle costruzioni infrastrutturali, prevalentemente finanziate da fondi UE, di cui la Polonia è il principale destinatario. In relazione a tali fattori la crescita del PIL è stata rivista più volte al rialzo da tutte le Agenzie di rating e dal FMI che la valuta oltre il 4%, caso unico nei paesi UE. La disoccupazione è inferiore al 6% su scala nazionale, ma tutti sappiamo che nelle principali aree industrializzate le aziende faticano a trovare manodopera ed i salari stanno crescendo piuttosto rapidamente. Anche sul fronte dell’equilibrio dei conti interni i vari provvedimenti presi a favore delle famiglie (cosiddetto 500+) o “in itinere” (abbassamento dell’età pensionabile) non dovrebbero avere un impatto importante sull’equilibrio macroeconomico, almeno finché la crescita continuerà a questi ritmi. Il reddito medio (14.000 euro) continua a crescere e si avvicina gradualmente a quello medio dei paesi UE. In altre parole, fino ad oggi, alcune prese di posizione governative (soprattutto il continuo attrito con la Ue su diversi “dossier”) non hanno inficiato il positivo quadro macroeconomico del Paese, che mostra anche una crescita verso i mercati internazionali, come dimostrano i supporti governativi all’internazionalizzazione delle imprese polacche”.

Com’è la percezione del “Made in Italy”?

“Ho prima citato i dati relativi all’interscambio che fanno capire l’intreccio esistente fra le economie italiana e polacca testimoniato dalla presenza di tante aziende italiane radicate in Polonia: Fiat/FCA, Brembo, Mapei, Ferrero, Marcegaglia e tanti altri nomi si possono citare, oltre ad un fitto tessuto di medie imprese, venute sulla scia di grandi clienti e che hanno saputo cogliere le tante opportunità offerte dall’economia polacca, che non ha conosciuto recessioni dal momento dell’entrata nella Unione Europea nel 2004. L’Italia è un partner ed un investitore storico ma sarebbe un errore non esplorare anche altre tipologie di intervento e nuove modalità di interazione fra aziende, soprattutto giovani ed orientate verso settori “nuovi” quali la protezione ambientale, la biotecnologia, le varie applicazioni dell’ICT. È quello che abbiamo fatto noi, come Ufficio ICE, organizzando a metà novembre un seminario sulla possibilità di interazione fra “start-up” italiane e polacche, così come l’Ambasciata d’Italia ha organizzato, ad inizio dicembre, un evento sulla cooperazione tra i due paesi nel settore farmaceutico e delle “scienze della vita”. La Polonia è un mercato “maturo”, stabilizzato nei settori di base dell’economia, del quale vanno studiate analiticamente le tendenze sociali e quelli sui consumi, dove il successo va cercato nelle “nicchie’ di mercato, accompagnato da investimenti e ricerca. Da questo punto di vista l’attrazione che continua ad esercitare la cultura italiana, intesa nel senso più lato del termine, che comprende anche abitudini e stili di vita, è molto positivo perché è qui che possono allargarsi anche gli spazi commerciali dei nostri beni di consumo, primi fra tutti i prodotti agroalimentari, la moda ed il design. Nel corso dell’anno abbiamo svolto diverse iniziative a favore dei vini e dell’agroalimentare, sia a Varsavia, che a Cracovia oltre a far visitare aziende e zone di produzione a 95 operatori polacchi, nel corso delle varie missioni di incoming che la Sede Centrale dell’ICE ha organizzato in Italia per far apprezzare anche aree meno conosciute del nostro paese, quali quelle del Sud Italia. Da questo punto di vista va segnalato che i prodotti del Sud stanno andando benissimo in Polonia. Basta pensare al successo di una varietà di vino pugliese, il Primitivo, per citare il caso più clamoroso, oltre alla richiesta di prodotti dolciari e da forno tipici del Meridione. Nel 2018 continueremo con queste iniziative ed il primo appuntamento sarà quello della “Borsa Vini italiani” in programma il prossimo 8 febbraio a Varsavia. Abbiamo anche in programma iniziative nel Design e proseguiremo il progetto per creare sinergia e collaborazione fra “Start up” italiane e polacche. Colgo l’occasione per ringraziare Gazzetta Italia (rivista bilingue italiano-polacco distribuita in tutta la Polonia, n.d.r.) che è stata testimone delle iniziative da noi organizzate e colgo l’occasione per inviare i migliori Auguri per le prossime Festività ai suoi lettori e a quelli di Panorama Polonia”.

Contatti:

Agenzia ICE -Ufficio di Varsavia

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