Il documentario italiano “Fuocoammare” è il vincitore del 66° Festival Cinematografico Internazionale Berlinale. La giuria, guidata da Meryl Streep, ha espresso la sua preferenza per il film di Gianfranco Rosi, che si è aggiudicato l’Orso d’Oro, il premio più importante del detto evento culturale. Il secondo premio, l’Orso d’Argento, è stato assegnato al regista polacco Tomasz Wasilewski per la miglior sceneggiatura in “Zjednoczone stany miłości” (“Stati uniti d’amore”). “Fuocoammare” di Rosi racconta il dramma dei rifugiati sull’isola di Lampedusa. Come ha detto il regista italiano,”Non possiamo ignorare il fatto che così tante persone fuggono dalla guerra e dalla povertà. Il mio documentario è la testimonianza che devo loro”. Il lavoro di Wasilewski ci mostra invece una realtà diversa, quella della Polonia degli anni ’90, quando sono avvenute molteplici trasformazioni, specialmente politiche ed economiche. Wasilewski è il secondo vincitore polacco consecutivo alla Berlinale: l’anno scorso a Berlino aveva infatti trionfato Małgorzata Szumowska con il suo film “Body/Ciało”(“Il corpo”).