Floriana Serani:

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Floriana, consacrata “la regina del web” dal Roma Web Fest (I edizione 2013), è una giovane donna romana piena di risorse, una blogger di successo e una talentuosa imprenditrice, ideatrice della linea di abbigliamento e accessori, raffinata e tagliente, che riscuote grandi interessi in Italia e all’estero, BlackBlessed. La designer ha pelle chiara, cappelli lunghi neri e si veste sempre in nero; è il suo colore preferito. Ha anche una larga esperienza come buyer. In più, non solo parla benissimo cinese ma con il continente asiatico sente una forte connessione che ha portato, come dice nella nostra intervista registrata nella sua città di nascita, sicuramente un valore aggiunto alla sua vita. È decisa, piena di energia, unica, una vera diva di creatività e sperimentazione, anche se a lei piace chiamarsi “strega moderna femminile e misteriosa”.

Da quanti anni lavori nel mondo della moda?

Lavoro nella moda da 12 anni circa anche se questa mia passione risale all’infanzia. Ho iniziato a disegnare figurini sin da piccola, sui fogli ma anche sui muri di casa. Avrei infatti voluto perseguire studi artistici, ma i miei genitori mi hanno portato a scegliere un altro tipo di percorso, che però nel tempo si è rivelato fondamentale nel mio inserimento lavorativo vero e proprio nel mondo della moda. Alla fine dei miei studi di lingue, prima Liceo Linguistico e poi la laurea in Lingue Orientali sia a Roma che a Pechino, mi trovavo infatti già a lavorare come freelancer sia da intermediaria che buyer per produzioni di abbigliamento ed accessori per conto di marchi italiani in Cina. La conoscenza della lingua cinese e delle dinamiche di produzi[cml_media_alt id='113234']Longawa - Floriana Serani (3)[/cml_media_alt]one su larga scala hanno contribuito notevolmente alla formazione del mio background professionale, che insieme ad un innato senso estetico e fiuto per le nuove tendenze, mi ha permesso di trovare il mio spazio in questo settore anche senza aver seguito studi tecnici, ma facendo esperienza diretta sul campo.

Tutto è cominciato da un blog…

La mia avventura imprenditoriale personale si può dire che sì, è decisamente iniziata da un blog. Già appunto lavoravo nel mondo della moda ma non ero presente sul mercato con un mio brand, mi limitavo a produrre collezioni per altri o a curare gli acquisti per i clienti; il mio gusto e la mia creatività avevano ben poco spazio. Ero riuscita per vie traverse a lavorare nel mondo che avevo sempre amato, ma il mio sogno nel cassetto restava ancora incompiuto: quello di avere un mio brand. Nel 2008 quando ancora in Italia non c’erano molti fashion blog, ne ho aperto uno mio, quasi per gioco, dove postavo gli editoriali di moda che mi colpivano, le mie collezioni preferite dalle sfilate, trend del momento, curiosità di vario genere che mi intrigavano. All’inizio erano solo gli amici del mio giro a leggerlo, poi con il passare dei mesi le visite aumentarono notevolmente e costantemente fino ad arrivare con quello stesso blog a lavorare con inserzionisti pubblicitari, grandi brand, ecc. Visto il suo grande riscontro di pubblico mi cercavano per pubblicizzarsi sulla mia piattaforma. Fu in quel momento quando mi resi conto di avere un bacino d’utenza vero e proprio che mi si accese una lampadina nel cervello dicendomi: se ogni giorno ci sono migliaia di persone che visitano il mio blog per leggere i miei post, perché non provare a vendergli qualcosa? Visto poi che il mio lavoro al momento era proprio quello di produrre vestiti ed accessori? Detto, fatto!

Cosa ti ha spinto a creare la tua linea di vestiti Blackblessed?

Sicuramente prima di tutto una grande passione ed una grande forza di volontà. Sapevo che non sarebbe stata la via lavorativa più facile, ma era quello che avevo sempre voluto. Ho voluto rischiare perché il fatto di partire avendo già un pubblico sul web mi ha fatto pensare che non sarei passata del tutto inosservata, avevo già dei seguaci che apprezzavano il mio stile. Ho scelto questo nome perchè prediligo vestirmi di nero ed ho costruito l’estetica della mia linea proprio intorno a questo colore, mettendo insieme un immaginario dark con linee minimali.

Quando è nato l’amore per il nero?

Non c’è una data precisa, ad un certo punto mi sono ritrovata a vestirmi solo in questo colore, per una scelta estetica più che altro, non ci sono dietro troppi legami con generi musicali o movimenti particolari. Quando si parla di moda il mio immaginario è sicuramente quello dark e gotico ma stemperato da linee molto pulite. Prima di tutto piace proprio a me vestirmi così, diciamo come una strega moderna femminile e misteriosa ma abituata a vivere in metropoli che, quindi, predilige un abbigliamento funzionale e moderno.

Cosa secondo te è rilevante nel lavoro di stilista/designer?

Secondo me una caratteristica fondamentale per un designer è quello di riuscire a portare un po’ di se stessi dentro ogni creazione, rendere il proprio tocco sempre visibile e riconoscibile. Un’identità ben definita è necessaria affinchè una linea abbia successo e quindi la figura dello stilista è importantissima, per questo spingo sempre i giovani che cercano di farsi strada in questo mondo a non aver paura di seguire le proprie idee ed il proprio gusto, anche se vanno controcorrente, sarà proprio quello a renderli unici.

Che tipo di vestiti proponi nella tua collezione Autunno-Inverno 14/15?

Volumi maxi su tagli classici per un design elegante ma moderno, ampia varietà di textures, trasparenze e linee fluide molto femminili, le streghe metropolitane di Blackblessed vi ammalieranno anche questo inverno!

Esiste una cosa senza quale non potresti vivere?

Ad oggi credo il mio computer ed il mio telefono perché, si, il mio lavoro è la passione della mia vita, però vuol dire anche tanta fatica, orari sfiancanti, poche vacanze, reperibilità 24/24. Il lato oscuro del sogno che si realizza! Se invece vogliamo andare su un altro piano direi di sicuro la mia famiglia, che mi ha sempre seguito e supportato in questa mia avventura e che oggi è anche parte integrante della mia azienda portando contributi chiave in vari ambiti.

Come hai detto prima, parli molto bene cinese, è una lingua difficilissima anche per chi la studia…

L’ho imparato grazie ai miei studi di lingue, in particolare durante il mio soggiorno in Cina di 2 anni per completare i miei studi, che poi è continuato negli ultimi 10 anni fino a pochissimo tempo fa, portandomi a stare li per buona parte dell’anno. L’esperienza di lavoro diretto li sul campo e quindi un uso giornaliero del cinese insieme alle amicizie con cinesi hanno portato sicuramente poi a perfezionare la mia conoscenza della lingua.

C’è qualcos’altro che ti lega con l’Asia?

Mi sono innamorata di questo continente dalla prima volta che ci ho messo piede. Ero già affascinata dalla loro cultura ma il viverla in prima persona mi ha proprio cambiato la vita. Ad oggi mi sento sicuramente a mio agio li, quasi come a casa, in particolare in Cina. Il fatto di viaggiare avanti ed indietro molto spesso attraverso Europa ed Asia mi ha portato a rendermi conto di quanto poi abbia fatto mie alcune cose tipiche della cultura cinese, da abitudini culinarie ad atteggiamenti sul lavoro, l’Asia ha portato sicuramente un valore aggiunto alla mia vita. Inoltre in Cina ho legato con alcune persone, grandi amicizie che ormai fanno parte integrante della mia vita e sono per me dei punti di riferimento.

A luglio 2014 è finito Rome Fashion Week – Alta Moda a Roma. L’hai seguito?

Purtroppo non ho avuto modo di seguire la manifestazione perché non mi trovavo a Roma per motivi di lavoro. Ho notato tuttavia che negli ultimi anni AltaRoma sta cercando di rinnovarsi e soprattutto di dare sempre più spazio ai nuovi designer ed ai nuovi progetti legati all’ambito della moda e lo apprezzo molto, sicuramente rispetto ad altre fashion week, a Roma un giovane emergente ha la possibilità ed i mezzi messi a disposizione per farsi notare.