Questo piccolo paese situato sulla collina visibile dall’autostrada che attraversa la regione dell’Emilia-Romagna è ritenuto la repubblica più antica al mondo, fondata nel 301 D.C. In questa enclave piccolissima, situata nel territorio italiano, tutto è focalizzato sul Monte Titano nella capitale di San Marino. Possiamo arrivarci con la funivia o salendo la strada. Attraversata l’antica Porta Urbica in pietra, quasi come per incanto, ci spostiamo in un luogo da favola. Passeggiando sulle strade acciottolate tra le torri del castello, le fortificazioni medievali, i palazzi pittoreschi, le piazze punteggiate di boutique costose e caffetterie “con vista”, possiamo immaginare di incontrare sul nostro cammino un corteo reale. Non è mica impossibile! Basta visitare San Marino il 3 settembre, quando, come ogni anno, la Repubblica festeggia l’ottenimento dell’indipendenza dall’Impero Romano. In questo periodo nella capitale succedono infatti dei veri miracoli! Lungo la città decorata di bandiere bianco-blu vagano principi e principesse con i loro cortei, tutti vestiti in modo solenne, accompagnati dall’orchestra. I pagliacci intrattengono i turisti, le guardie portano le bandiere dei loro signori, le truppe mantengono l’ordine. Con il bel tempo la festa dura per tutta la giornata e i residenti di San Marino si riconoscono dal loro sguardo sorridente e orgoglioso. Quando con Maciek siamo andati a San Marino per la prima volta, non siamo stati molto fortunati. Il tempo ci è stato nemico e io già da due giorni avevo l’influenza. L’unica attrazione e consolazione di questa gita è stato appunto il corteo medievale mascherato. Poi è andato solo in peggio. Pioveva, il vento tirava, e le tre torri famose del castello, che volevamo visitare quel giorno, si sono maliziosamente nascoste dietro una nebbia densa. All’inizio bighellonavamo per la città sotto un grande ombrello, provando a fare buon viso a cattivo gioco. Abbiamo assaggiato i liquori locali in uno dei negozi, il che ci ha almeno un po’ riscaldato e rincuorato. Ma quando le strade lastricate si sono trasformate in ruscelli, ci siamo seduti in uno dei pub, tremando dal freddo e ridendo della nostra cattiva sorte. Un temporale sul Monte Titano! Ad altezza di 760 m.s.l.m. sembrava surreale, quasi come nei film. In una tale scenografia inquietante ci mancavano solo i personaggi cattivi. “Non ti preoccupare”, mi disse Maciek, “Ci torneremo tra un anno, in condizioni piu favorevoli”. Di solito cerchiamo di realizzare i nostri piani, e perciò…
Un anno dopo, prima della gita, abbiamo controllato il meteo molto precisamente. Prevedevano una giornata di sole e per noi solo questo contava. Dall’Adriatico italiano, dove Maciek lavore nella stagione estiva, alla Repubblica di San Marino ci siamo arrivati in un’ora circa. Salendo con la funivia sopra le case di Borgo Maggiore sapevo già che questa volta sarebbe stato tutto diverso. Per non perdere tempo ci siamo recati subito alla prima delle cime del Monte Titano, torre La Rocca o Guaita. Costruita nel XI secolo, una volta serviva come prigione. Le viste che si estendevano dalla fortezza ci hanno compensato per tutto ciò che era successo l’anno scorso. Fermandoci sui vari balconi e gradini abbiamo ammirato i paesaggi. Continuando tra fortificazioni e flora mediterranea, siamo arrivati alla seguente torre: La Cesta o Fratta. Da qui si estendeva il panorama sulle altre torri e sui tetti dell’intero borgo. Eravamo sul punto più alto del Monte Titano. Circondati e accarezzati dalle colline, con l’Adriatico luccicante sull’orizzonte. Poi siamo tornati giù in città al mercato vecchio che è stato integralmente incluso nella lista UNESCO nel 2008. Nell’esplorazione dei vicoli della capitale di San Marino non si è disturbati dalle macchine, tutta la zona è libera del traffico. E questo è un altro vantaggio di questa destinazione, soprattutto quando si vuole fuggire dalla frenesia quotidiana. Vagando per le strade guardavamo le vetrine dei negozi. La nostra attenzione è stata attirata dalle decorazioni natalizie di una delle vetrine, che spiccava decisamente in quell’atmosfera di vacanze. Siamo entrati e siamo di nuovo finiti in un altro mondo, questa volta in Lapponia, la terra natale di Babbo Natale. Molto probabilmente c’era tutto ciò che può sognare un bambino: lecca-lecca color arcobaleno, sfere di vetro con la neve dentro, scatole di musica fantasiose, schiaccianoci, bagattelle e gli ornamenti più curiosi per l’albero di natale. Il proprietario, un signore gentile, ci ha mostrato il locale e ci ha raccontato la storia delle sue origini. È proprio questo che mi piace al Sud! Non importa se incontri un italiano o un “san mariniano”, tutti sorridono e sono molto gentili e loquaci. Abbiamo comprato una souvenir originale e ci siamo recati verso il municipio per guardare il tramonto dalla terrazza panoramica. Al nostro arrivo la Piazza della Libertà (la libertà è il motto di questa nazione piccolina!) era tutta immersa nella luce arancione brillante. Qualcosa è cambiato, però. Ovunque c’erano tavole imbandite in modo elegante. I camerieri si muovevano freneticamente, mentre gli ospiti, vestiti bene, aspettavano qualcosa con ansia. I turisti, come paparazzi-investigatori, guardavano il tutto indiscretamente. Si sentiva nell’aria l’atmosfera di tensione ed eccitazione. Tutti aspettavano i giovani sposi. Noi, però, non avevamo abbastanza tempo. Quando il sole si è nascosto dietro le colline, siamo tornati alla macchina. Quella sera avevamo un altro, ultimo piano: la cena nella cittadina italiana di San Leo dove una volta arrivati, seduti con un bicchiere di vino rosso, pasta e formaggi nel magico ristorante Il Bettolino, ricordavamo la nostra, finalmente riuscita, gita a San Marino!