Da oggi il Pendolino fabbricato in Italia viaggia anche sui binari della Polonia. Con una corsa di due ore e mezza fra Varsavia e Cracovia è cominciata l’era dell’alta velocità ferroviaria anche in questo Paese dell’Est Europa. Qui le pianure a perdita d’occhio fanno sembrare più facili i 200 chilometri orari che il Pendolino della Alstom tiene per quasi tutto il tragitto (ma nei test le Ferrovie polacche lo hanno spinto fino a 293).In seguito la velocità di crociera salirà a 250 chilometri all’ora, ma prima sarà necessario che la rete ferroviaria si adegui. Del resto è successo così anche in Italia: l’alta velocità ferroviaria è arrivata un poco per volta, coi treni già pronti a correre al massimo e con la rete che si adattava a mano a mano alle loro prestazioni.
Varsavia ha ordinato 20 Pendolini (che si chiamano così anche in Polonia, Pendolini, con il nome italiano non tradotto) quasi tutti già consegnati (l’ultimo arriverà a gennaio 2015). Un contratto da 650 milioni di euro, inclusa la manutenzione per 17 anni. Il gruppo Alstom è francese ma questi treni sono stati costruiti nei suoi stabilimenti italiani di Savigliano (Cuneo, dove si fanno locomotori e vagoni) e di Sesto San Giovanni (Milano, dove si fabbricano i sistemi di trasmissione). La manutenzione è affidata a un centro di assistenza tecnico allestito dalla stessa Alstom (come parte del contratto) neo pressi di Varsavia.
Nel mondo viaggiano adesso più di 454 Pendolini. Questi treni sono omologati in 14 Paesi europei e nel nostro continente attraversano sette frontiere. Più lontano, i Pendolini corrono in Nord America, in Russia, in altri Stati dell’ex Unione Sovietica e in vari Paesi asiatici. Dice Luigi Musso, responsabile globale del progetto Pendolino per la Polonia: “Su 3000 convogli ad alta velocità che viaggiano nel mondo, circa 1200 (Pendolini o altro) portano il marchio Alstom”. E una gran quota è fatta in Italia.
Luigi Grassia (lastampa.it)