Nella capitale della Polonia, Varsavia, è in fase di completamento “Warsaw Spire”, imponente complesso edilizio caratterizzato da una torre alta 220 m e da altri due edifici che la affiancono che raggiungono i 55 metri. La grande particolarità del progetto, firmato dallo studio belga Jaspers Eyers & Partners, è nella pianta ellittica che caratterizza tutti i piani a dimensioni tuttavia differenti. Al rustico la struttura raggiunge i 188 metri di altezza, che diventano 220 grazie alla spira posta sulla sommità.
Ultimata la parte strutturale, l’edificio sarà dotato di una copertura in vetro che ne accentuerà la sua forma slanciata, potenziata in particolare da un restringimento a metà della sua altezza. Man mano che si sale verso l’alto la copertura poi si allargherà di nuovo, sporgendo in modo significativo rispetto all’edificio. A edificio completo Warsaw Spire supererà di 12 metri in altezza l’adiacente Trade Tower, fino ad oggi il record di altezza a Varsavia, nonché diventerà la struttura più alta di tutta la Polonia.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio i sistemi di casseformi e impalcature fornite per realizzare i lavori, di grande interesse considerata la complessità della struttura, in particolare sul piano della sicurezza. Ci soffermeremo inoltre sul il sistema di ripresa auto-sollevante per il nucleo e i paramenti di protezione perimetrale per i bordi liberi dei solai.
Le casseformi, le impalcature e lo speciale sistema di ripresa auto-sollevante
Le casseformi e le impalcature necessarie per realizzare Warsaw Spire sono stati progettati ad hoc e forniti da Peri. Per garantire la massima sicurezza e il rispetto degli strettissimi tempi del cronoprogramma, il brand ha lavorato fin dalla fase di progettazione a stretto contatto con il committente Ghelamco Polonia e l’impresa incaricata della realizzazione del complesso edilizio, la Monting.
La sfida principale per i paramenti di protezione perimetrale della torre, destinata ad uffici, riguarda la necessità di adattarsi alle forme ellittiche sempre variabili delle solette. Inoltre, per rispettare i tempi di realizzazione, è necessario prevedere un ciclo di getto settimanale per ogni piano. La flessibilità richiesta per rispondere a questa esigenza è offerta dal sistema di ripresa su guide Rcs. Per l’ancoraggio alle solette sono state impiegate guide di ripresa in aggetto orizzontale che permettono di compensare facilmente le differenti sporgenze tra i piani, garantendo contemporaneamente che i paramenti di protezione siano saldamente ancorati alla struttura. Poiché i solai della Warsaw Spire devono essere pretensionati, il paramento di protezione è stato dotato di tre passarelle di servizio per consentire le necessarie operazioni ai bordi delle solette.
Per le casseforme delle pareti del nucleo, gli ingegneri Peri hanno scelto il sistema auto-sollevante Acs, nelle due varianti con piattaforma e con braccio di supporto. Mentre la versione con piattaforme offre ampi spazi per lo stoccaggio dei materiali e per le operazioni di pre-armo delle pareti del nucleo, la variante con bracci di supporto permette di tenere sospese le casseforme per le pareti esterne semicircolari. Grazie all’impiego della cassaforma a travi per pareti Vario Gt 24 il team di cantiere è in condizioni di rispettare con precisione le dimensioni delle pareti e di ottenere un alto livello nella loro finitura.
Il cantiere vede l’utilizzo anche di una piattaforma di carico Rcs: in combinazione con alcuni componenti a noleggio del sistema modulare Variokit, la piattaforma è diventata base di appoggio ideale per una scala a torre Peri Up alta da 4 a 6 piani. La scala garantisce l’accesso ai piani più alti – indipendentemente dallo stato di avanzamento delle scale all’interno del nucleo dell’edificio.
Il sistema di ripresa e il paramento di protezione sono movimentate da un piano all’altro senza l’ausilio della gru. Il sistema auto-sollevante Acs funziona tramite un dispositivo idraulico fisso che ha una potenza di sollevamento di 100kN, mentre il paramento di protezione viene spinto verso l’alto da un dispositivo idraulico mobile.
Pilastri, solai e ponteggi
La finitura superficiale dei pilastri circolari in tutti e tre gli edifici è ottenuta grazie all’impiego di Srs, la cassaforma circolare in acciaio per pilastri; per quelli rettangolari è impiegata invece la cassaforma per pilastri Trio.
I solai, che hanno una superficie molto ampia e piante ellittiche diverse tra loro, sono realizzati grazie all’impiego della cassaforma a telaio Skydeck. Il sistema in alluminio è composto da elementi particolarmente leggeri e facili da movimentare. La sequenza di montaggio semplice e sistematica accelera notevolmente le operazioni di armo. Inoltre, poiché il sistema Skydeck è dotato di meccanismo di testa a caduta, è possibile il disarmo parziale anticipato. In questo modo pannelli e travi così recuperati sono disponibili in tempi brevissimi per le fasi di getto successive. Il grande vantaggio per il cantiere è costituito senza dubbio dal minor fabbisogno di cassaforma necessario in cantiere.
Per i solai dei due edifici che affiancano la torre principale, oltre al sistema Skydeck, sono impiegati anche tavoli per solai: questi vengono sollevati con un solo tiro di gru al piano successivo insieme ai parapetti di protezione dei bordi del sistema Prokit che sono integrati ai tavoli stessi.
Va segnalato che Peri sta contribuendo al progetto anche sotto altri aspetti, che vanno oltre la mera fornitura di materiale. Si è reso necessario adeguare la pianificazione delle casseforme alle esigenze della committenza, tenendo conto però delle difficoltà operative per l’impresa costruttrice. Durante le fasi di costruzione della struttura, il polo logistico Peri di Plochocin ha messo a disposizione le corrette quantità di materiale necessarie al cantiere per riuscire a rispettare le ristrette tempistiche previste.
In più, è stato fornito anche il ponteggio Peri Up per la realizzazione dei lavori in facciata, che garantisce alti livelli di efficienza grazie alla facilità di montaggio e al sistema di auto-bloccaggio degli impalcati.
La stretta e proficua collaborazione tra il fornitore e l’impresa realizzatrice per la gestione delle casseforme e delle impalcature ha ridotto al minimo la necessità di interfacciarsi, migliorando trasparenza ed efficienza durante le fasi di esecuzione dei lavori.