E’ una vera e propria tempesta politica, quella scatenata da Sikorski, che mette in difficoltà il governo di Varsavia. Sikorski, nel 2008, durante un’intervista con il portale americano Politico, ha ammesso che durante un incontro Tusk-Putin, ci fosse stata una proposta di spartizione dell’Ucraina tra Polonia e Russia da parte dell’attuale premier russo. Sikorski ieri non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti, le sue uniche parole le ha condivise con Wyborcza.pl dove dice chiaramente di non essere stato testimone di questo incontro. Nega anche riguardo la terminologia sostenendo che, “spartizione” non è una parola da prendere alla lettera, bensì un’interpretazione sbagliata da parte del giornalista americano Ben Judah. Su questa bufera politica interviene anche la premier Ewa Kopacz, la quale dopo essersi documentata, dice chiaramente che nel 2008 non c’è stato alcun incontro tra Tusk e Putin. Sikorski, trovandosi con le spalle al muro dice che l’incontro c’è stato, ma ancor prima della guerra in Georgia. “A Bucarest ci sono state le prime dichiarazioni pesanti di Putin secondo cui l’Ucraina non è altro che uno stato astratto, un miscuglio tra Russia, Romania, Ungheria e Polonia. Nella vicenda intervenne anche il leader del PiS, Jaros?aw Kaczy?ski, incolpando Sikorski di aver avuto informazioni importantissime e non aver detto nulla nemmeno al presidente polacco, il quale avrebbe potuto prendere provvedimenti. Kaczy?ski annuncia inoltre, di fare ricorso contro il ruolo di Presidente della camera di Sikorski, che viene definito “un irresponsabile e inadatto a ricoprire un ruolo istituzionalmente così importante”. I problemi per Sikorski sembrano appena iniziati, la tempesta scatenata dalle sue dichiarazioni non si esaurirà rapidamente. (Polonia Oggi)
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