Non vincerà il Leone d’oro, ma “Good kill”, in concorso alla Mostra del Cinema, ha il merito di trattare un tema interessante. Un’opera semplice che descrive la disillusione di un pilota dell’aeronautica americana trasformato in un killer da videogioco. Tommy Egan (interpretato da Ethan Hawke) è un pilota di F16 che tornato in patria continua a partecipare a missioni anti-terrorismo senza volare, ovvero guidando dalla base di Las Vegas micidiali droni che bombardano “scientificamente” tra l’Afghanistan e lo Yemen. Causare morti come fosse un videogioco alla lunga mette in crisi il protagonista sia professionalmente che nella vita privata. Purtroppo il film scorre via in modo un po’ piatto, poche emozioni, dialoghi risicati e nessuna vera riflessione su quello che rappresenta l’illusoria follia americana della caccia al terrorista nel mondo, una guerra preventiva che causa ogni giorno decine di vittime innocenti.
E così passato senza suscitare entusiasmi anche “Good Kill” ora la lotta per vincere la 71^ edizione del Festival veneziano sembra ormai ristretta tra il film la commedia noir “Birdman” di Alejandro Inarritu e “The look of silence” di Joshua Oppenheimer, il docu-film sul genocidio politico avvenuto in Indonesia. Domani il verdetto. Nel frattempo la Mostra è l’occasione per vedere alcuni interessanti classici restaurati ed alcuni film che finora non hanno raggiunto sufficientemente il pubblico, tra questi il polacco “Ida”, di Pawel Pawlikowski, che domani sarà proietatto come evento collaterale.
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