670 mila rifugiati ucraini, di cui 360 mila in Polonia, supporto anche dalla comunità italiana

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Grande fermento nella comunità italiana in Polonia. Istituzioni, grandi aziende, imprenditori e singoli cittadini italiani si stanno muovendo per dare aiuto ai rifugiati ucraini. Ieri l’Ambasciatore italiano in Polonia, Aldo Amati, ha tenuto un incontro online con una ampia rappresentanza del sistema Italia in Polonia. “Tutta la comunità italiana in Polonia sta dando prova di grande unità e generosità nell’offrire ai profughi ucraini un aiuto declinato in tutti i settori necessari: sanitario, abitativo, alimentari, abbigliamento, trasporti e interpretariato. Come sempre quando gli italiani sono chiamati a prove di solidarietà nell’emergenza, la risposta è immediata e spontanea”, ha dichiarato Aldo Amati. All’incontro ha preso parte anche Ennio Schettini dell’Agenzia Europea Frontex che ha sciorinato i numeri dell’emergenza: “tra il 24 febbraio e il primo marzo sono uscite dall’Ucraina 670 mila persone, 360 mila sono arrivate in Polonia, 37 mila in Slovacchia, 93 mila in Ungheria, 177 mila in Romania. In Italia si calcola siano arrivate circa 2000 persone dirette principalmente a Roma, Milano, Bologna, Napoli”. Moltissime le iniziative di supporto ai rifugiati già in corso da parte di italiani in Polonia, tra cui alcune coordinate dai Lions Varsavia, che sta supportando l’invio di medicinali all’ospedale di Leopoli, mentre due ristoranti di Katowice, in collaborazione con il sindaco di quella città, hanno iniziato a fornire pasti ai centri di accoglienza, forma d’aiuto i cui autori si augurano si estenda ad altre città polacche. Tra le iniziative istituzionali citiamo quella della Fondazione AVSI, ONG internazionale che opera in 38 paesi del mondo e ha sede a Milano, che, in collaborazione con la Camera di Commercio e dell’Industria italiana in Polonia, sta dando sostegno in materia di salute e protezione delle persone vulnerabili e degli sfollati in Ucraina, in particolare fornendo medicinali, prodotti alimentari e non alimentari essenziali, e servizi di sostegno psicosociale. Nei prossimi giorni daremo ulteriori dettagli sulle iniziative a sostegno dei rifugiati ucraini.

Polonia Oggi