Abruzzo, cammini spirituali e culturali tra montagne e mare

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Stupendi borghi antichi incastonati in scenografiche aree montane e pedemontane attraversate da una ragnatela di percorsi spirituali, storici, religiosi e culturali. L’Abruzzo è un gioiello, non toccato dal turismo di massa, da scoprire attraverso la sua diversificata offerta di natura, arte, storia, mare, montagne e una cucina di forte identità che affonda le radici nel mondo agro pastorale che per millenni ha costituito la forma di vita prevalente.

BORGHI

Uno degli elementi più interessanti offerti dallo splendido territorio è rappresentato, senza dubbio, dagli stupendi borghi antichi, spesso fortificati. Essi sorsero in maggior parte in epoca medievale e quasi tutti furono edificati interamente in pietra viva. Rocca Calascio è una rocca in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La Rocca si erge al culmine di un’altissima vetta (m. 1500 sul livello del mare). Posta a dominio del versante meridionale del Gran Sasso, della Valle del Tirino e della Piana di Navelli ha sempre svolto un’importante funzione di sorveglianza: era, infatti, la parte più elevata di un sistema di punti di avvistamento per il controllo del territorio. Il castello è spettacolare soprattutto per il luogo in cui è situato, a dominio di un paesaggio mozzafiato tra cielo e terra che lo ha reso un set cinematografico per diversi film tra cui ricordiamo fra tutti, le produzioni americane “Lady Hawke” e “Il nome della rosa” e lo splendido “Il viaggio della sposa” che hanno contribuito a renderlo famoso in tutto il mondo.

A brevissima distanza troviamo il borgo di Santo Stefano di Sessanio, ad un’altitudine di 1250 metri, che conserva ancora caratteristiche storiche ed architettoniche del Trecento e del Quattrocento.

Lungo la strada arriviamo a Campo Imperatore, situato a quasi 1800 metri d’altezza nel mezzo del massiccio del Gran Sasso d’Italia. Si estende per oltre 25 km con un’ampiezza massima di 8 km ed è parte del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Questo altopiano viene anche chiamato “Piccolo Tibet” perché in estate i verdi pascoli, ricchi di fiori in primavera, assumono la fisionomia di vere e proprie steppe.

Civitella del Tronto è nota soprattutto per la fortezza che si presenta come una delle più imponenti opere d’ingegneria militare. In Europa è la seconda fortezza per grandezza: si estende per 500 metri di lunghezza e copre una superficie di 25.000 mq.

Campli ha conservato molti insigni monumenti romanici e gotici e diversi palazzi antichi come la casa del Farmacista e la Casa del Medico. Di particolare rilevanza è la è sicuramente la Scala Santa, attigua alla Chiesa di San Paolo, capace di toglierci tutti i peccati, donarci l’indulgenza plenaria, farci resuscitare come immacolati.

CAMMINI

Il Cammino di San Tommaso

Quindici giorni di cammino per i 313 km che separano Roma e la Cattedrale di San Tommaso Apostolo a Ortona sul Mar Adriatico. Le bellezze della Città Eterna, la storia dell’Appia Antica, i Monasteri Benedettini di Subiaco, l’area archeologica di Alba Fucens, le pagliare di Tione, l’Abbazia di San Clemente a Casauria, il Santuario del Volto Santo di Manoppello, le Sorgenti Sulfuree del fiume Lavino, il Miracolo Eucaristico, il Castello di Crecchio sono alcune delle incredibili emergenze naturali, culturali, religiose e storiche che si incontrano lungo il percorso che trae fondamento storico dal pellegrinaggio compiuto da Santa Brigida – protettrice d’Europa – da Roma alla cripta di San Tommaso a Ortona intorno al 1370.

Il Tratturo Magno

Ci sono 300.000 passi da muovere per arrivare dall’Aquila a Foggia, qualche decina di chilometri in più da percorrere rispetto agli originari 244 di lunghezza del Tratturo Magno. I pastori impiegavano 15 giorni con le loro pecore, ma era un tempo molto variabile: dipendeva in gran parte dalle condizioni meteorologiche e dallo stato di salute delle greggi alla partenza e poi, come sempre, dagli imprevisti.

Il Sentiero della Libertà

Il Sentiero della Libertà è un cammino di natura storica all’interno dello splendido Parco Nazionale della Majella. Lungo circa 60 km è di fatto un attraversamento di quella che durante la II Guerra era la Linea Gustav e quindi una vera e propria via di fuga percorsa da migliaia di giovani italiani e prigionieri alleati all’indomani della firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943 che di fatto spaccò in due la penisola italiana proprio nel cuore delle montagne abruzzesi e laziali.

Il Cammino dei Briganti

Il Cammino dei Briganti è un itinerario di circa 100 km e percorribile in 7 giorni che si snoda tra Abruzzo e Lazio sull’antica linea di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, seguendo le orme dei fuorilegge che dominavano la zona a cavallo tra la Marsica e il Cicolano nel Lazio.

Il Cammino Naturale dei Parchi

È un viaggio che partendo da fondi valli storici si dirige verso alcune piccole grandi meraviglie del nostro Paese nascoste tra i boschi dei nostri monti e quindi spesso sconosciute. Con il suo itinerario il Cammino Naturale dei Parchi unisce le diverse aree protette che si susseguono nel percorso tra l’Aquila e Roma creando una rete che, passando per diverse regioni, promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e anche religioso, e favorisce lo sviluppo del turismo sostenibile.

MONTAGNE

L’Abruzzo ha i massicci più elevati dell’intero Appennino con cime che sfiorano i tremila metri con i due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 mt di quota. Questa poderosa catena montuosa si spinge fino a poche decine di km dalla costa. Qui trovano rifugio alcune rare specie animali tra cui il camoscio, l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico. Oltre 150 sono gli itinerari escursionistici ed una decina di sentieri con possibilità di trekking e di escursioni a piedi, a cavallo ed in mountain bike.

Il Parco Nazionale del gran Sasso e Monti della Laga comprende il massiccio del gran Sasso, che è il più importante complesso montuoso dell’Appennino con la maestosità delle sue vette, tra cui il Corno Grande, che con i suoi 2912 mt rappresenta il più alto dell’intera catena; esso ospita il ghiacciaio del Calderone, l’unico dell’Appennino nonché il più meridionale d’Europa.

Il Gran Sasso era anche una delle mete preferite di Papa Wojtyla, che amava trascorrere gran parte delle sue vacanze presso la chiesetta di San Pietro della Ienca, oggi noto come santuario di Papa Giovanni Paolo II.

Il parco Nazionale della Majella, al centro dell’Abruzzo. Aspra e imponente la Majella è la montagna che ha forgiato l’identità dell’intera regione.

Il Parco Regionale Sirente Velino, a cerniera tra la conca aquilana e la Marsica, è noto agli sciatori per la presenza di Ovindoli e di Campo Felice, tra le più importanti stazioni sciistiche. Vari i comprensori sciistici, tutti attrezzati con moderni impianti di risalita e ricchi di tracciati di ogni difficoltà, ideali sia per lo sci alpino sia per lo snowboard: Roccaraso, con la vicina Rivisondoli, offre un carosello di 119 km di piste, quasi tutte assolate. Ottima anche la varietà di itinerari per sci alpinismo e l’opportunità di sperimentare discipline particolari come lo sleddog.

CUCINA

L’Abruzzo ha una cucina più tipica delle zone interne, fatta di piatti semplici e saporiti ma di grande qualità, di carni ovine, di zuppe e minestre, di formaggi, salumi ed erbe aromatiche cui si affianca la cucina marinara. In grande evidenza lo zafferano di Navelli, gli arrosticini, gustosi spiedini di ovino divenuti un successo internazionale, i maccheroni alla chitarra, forse la più riuscita delle declinazioni regionale del piatto nazionale per eccellenza, gli spaghetti; per quanto i primi piatti degni di nota sono le scrippell m’busse, sottili crepes spolverate di pecorino e cannella e ricoperte di brodo ed il rinomato timballo, anch’esso a base di crepes ed infine le virtù, tipico piatto teramano preparato utilizzando i resti delle provviste invernali di legumi assieme alle primizie primaverili. Tra le carni da menzionare l’agnello e il castrato cotti sulla brace, il tacchino alla canzanese e i già citati arrosticini. Famoso è il brodetto di pesce, saporita zuppa con cozze vongole scampi seppie etc. Tra i sapori d’Abruzzo ci sono poi grandi vini ed eccellenti olii; tra i vini il Montepulciano d’Abruzzo rosso, il Cerasuolo rosato e il Trebbiano bianco. Gli olii extravergini d’oliva contano su tre grandi DOP: Aprutino-Pescarese, Colline teatine e Pretuziano-Colline teramane. Infine si ricorda che l’Abruzzo è uno dei più forti produttori italiani di tartufi. Per fine pranzo trionfano i distillati e i liquori di erbe, tra cui i famosi Centerba, Nocino, Genziana.

foto: archivio Regione Abruzzo